
NATALE AL DISTRETTO
La pandemia colpisce duramente anche le idee e i momenti di festa. L'Opera Barolo ha deciso, per quest'anno, di rinunciare ad ogni momento celebrativo a Palazzo, per evitare ogni possibilità di contagio. Non ci sarà, pertanto, il tradizionale scambio di auguri né alcun altro momento di incontro nei locali storici.
Rimane, invece, la proposta della festa al Distretto, che è comunque luogo quotidiano di incontro per i molti che accedono ai servizi e per gli operatori, volontari e no, che al Distretto lavorano e vivono. L'animazione di quest'anno – pensata tutta in modo da ridurre al minimo i rischi di contaminazione – è proposta, come negli anni recenti, da SCT (Social Community Theatre), nello spazio BAC (Barolo Arti con le Comunità).
Al centro delle feste c'è il Natale, col suo mistero di luci e di coinvolgimento, passando dagli elementi della tradizione festiva e religiosa: il presepe, la Cantata di Natale e il falò dell’anno nuovo,con vari momenti di scambio di doni. E il dono è anche «ricordo», immagine od oggetto che ci accompagna: ecco dunque il «gioco» dei biglietti augurali, da realizzare con un’azione di coinvolgimento creativo di beneficiari ed enti e di successiva comunicazione al di fuori del Distretto.
Ci saranno, a partire dalla prossima settimana, «Cantate della luce» in vari luoghi del Distretto (e nel cortile di Suor Ave si avvierà anche la preparazione del presepe, che sarà un «presepe di pani e di luci» intorno a Gesù Bambino, e che rimarrà installato, naturalmente, per l'intero periodo delle festività).
Ognuno di questi momenti sarà documentato da video e foto, che potranno poi essere condivise.