Il via il prossimo 19 gennaio con una cerimonia religiosa nella chiesa di Santa Giulia, dove riposano le spoglie della marchesa Giulia e quelle del marito Carlo Tancredi di Barolo.

Questa mattina a Palazzo Barolo, In occasione del tradizionale appuntamento dell’Opera per gli auguri natalizi, è stato presentato dalla professoressa Anna Maria Poggi, consigliera di Opera Barolo, il programma delle iniziative organizzate per celebrare il Bicentenario del Distretto sociale Barolo.

Era infatti il 1823 quando, per volontà dei marchesi Giulia e Tancredi di Barolo, nasceva l’Istituto del Rifugio: un luogo per ospitare e offrire assistenza alle “pericolanti”, cioè a quelle donne che, scontata la pena inflitta loro dall’autorità giudiziaria nella Torino sabauda del primo Ottocento, lasciavano il carcere per tornare libere in una una società dove da ex detenute, senza alcun aiuto, reinserirsi  per vivere una vita onesta e dignitosa risultava un’impresa ardua, se non impossibile.

Quel Rifugio è stato il primo nucleo di quel complesso che nel tempo è divenuto il Distretto sociale Barolo: una vera e propria cittadella dell’accoglienza, dell’educazione e del sostegno concreto a quella parte di popolazione più fragile, povera e spesso, per la propria condizione, condannata a vivere ai margini della società.

Oggi il Distretto occupa 30mila metri quadrati tra le via Cigna e Cottolengo e nei quattordici edifici messi a disposizione dall’Opera Barolo operano 17 realtà del “sociale” e oltre 500 operatori e volontari i quali garantiscono quotidianamente servizi fondamentali, diurni o residenziali, a donne in difficoltà, giovani fragili, detenuti, migranti e persone che vivono in condizione di marginalità.
Ogni anno 15mila persone, mille famiglie e quasi 2mila tra adolescenti e bambini ricevono sostegno in varie forme. Al Distretto, quotidianamente, vengono distribuiti 3 quintali e mezzo di beni alimentari, assicurati 17mila interventi sanitari all’anno e garantite oltre 9mila ore di ospitalità.

Il prossimo 19 gennaio, lo stesso giorno dell’anno in cui nell’anno 1864 si spense la marchesa, inizieranno le celebrazioni per il bicentenario del Distretto sociale Barolo con una cerimonia religiosa nella chiesa di Santa Giulia, dove riposano le sue spoglie e quelle del marito Tancredi.

Poi, nel corso di tutto il 2023, seguirà un programma di eventi che avrà il non secondario obiettivo di aprire il Distretto al quartiere e alla città, offrendo la possibilità di visitarlo accompagnati da un gruppo di giovani guide volontarie. E ancora, in primavera il FAI terrà al Distretto le sue giornate e saranno anche organizzati spettacoli, momenti di incontro e riflessione per porre al centro i grandi temi del sociale nella nostra società. Poi, nella seconda metà del mese di aprile, il calendario degli eventi celebrativi propone un curioso appuntamento sportivo, storico e, da un certo punto di vista, anche religioso: la “Santa maratona”, una corsa podistica amatoriale in centro città, lungo un percorso che toccherà i luoghi dei Santi sociali torinesi.

Questa mattina, al tradizionale scambio di auguri natalizi dell’Opera presieduta dall’avvocato Luciano Marocco, sono intervenuti l’arcivescovo monsignor Roberto Repole, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, il segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Alberto Anfossi, e Giampiero Leo, consigliere della Fondazione CRT.

Nel messaggio che segue, il programma dettagliato degli eventi celebrativi del 200° Distretto sociale Barolo.