“Donne, carcere e società”: convegno venerdì 3 febbraio alle 17, nella sala colonne di Palazzo di Città

Cara/o collega,
ti segnalo che, nell’ambito del programma di iniziative celebrative dei duecento anni del Distretto sociale Barolo, venerdì 3 febbraio, alle ore 17, la Sala delle Colonne di Palazzo Civico ospita il convegno “Donne private della libertà, tra passato e presente: dal Rifugio di Giulia di Barolo alla Sezione Femminile della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno”.
Promosso e organizzato da Opera Barolo, Presidenza del Consiglio comunale della Città di Torino e Ufficio della Garante delle persone private della libertà personale, affronta, traendo spunto dalle vicende storiche della marchesa Giulia di Barolo, il tema delle donne detenute e della preparazione al loro passaggio dal periodo di detenzione a quello del rientro in società, una volta scontata la pena.
In apertura i saluti istituzionale di
Maria Grazia Grippo, Presidente del Consiglio comunale della Città di Torino, Arturo Soprano, Vicepresidente di Opera Barolo, e Anna Maria Poggi, Consigliera di Opera Barolo
Seguono gli interventi di 
Cosima Buccoliero (videomessaggio), Direttore Casa Circondariale di Torino, Anna Bello, Presidente Tribunale di sorveglianza di Torino, Monica Cristina Gallo, Garante delle persone private della libertà personale, Wally Falchi, Centro di ascolto Caritas diocesana le Due tuniche, Marzia Sica, Compagnia di San Paolo per Progetto LEI, Paola Fuggetta, UEPE progetto comunicare.
Prevista la testimonianza di una donna che sta seguendo il percorso di reinserimento: l’esperienza di Marina e la sua “storia di riscatto”
Le conclusioni sono affidate a Gianna Pentenero, Assessora della Città di Torino con delega ai Rapporti con il sistema carcerario.
Modera i lavori del convegno Marina Lomunno, giornalista del settimanale diocesano La Voce e Il Tempo

Distretto Sociale Barolo: il 19 gennaio, alla chiesa di Santa Giulia, una funzione religiosa apre le celebrazioni del bicentenario

Care/i colleghe/i,
vi segnalo che giovedì 19 gennaio alle ore 9.00, nella chiesa di Santa Giulia (piazza Santa Giulia 7 bis) dove riposano le spoglie della marchesa Giulia e del marito Carlo Tancredi di Barolo, l’arcivescovo di Torino, monsignor Roberto Repole, officerà la Santa Messa che apre il programma delle iniziative organizzate per celebrare il Bicentenario del Distretto sociale Barolo.
Per volontà dei marchesi Giulia e Tancredi di Barolo nasceva nel 1823 l’Istituto del Rifugio, il primo nucleo del complesso che nel tempo è divenuto il Distretto sociale Barolo: una vera e propria cittadella dell’accoglienza, dell’educazione e del sostegno concreto a quella parte di popolazione più fragile, povera e spesso, per la propria condizione, condannata a vivere ai margini della società.
Oggi il Distretto occupa 30mila metri quadrati tra le via Cigna e Cottolengo e nei quattordici edifici messi a disposizione dall’Opera Barolo operano 17 realtà del “sociale” e oltre 500 operatori e volontari i quali garantiscono quotidianamente servizi fondamentali, diurni o residenziali, a donne in difficoltà, giovani fragili, detenuti, migranti e persone che vivono in condizione di marginalità. 
Ogni anno 15mila persone, mille famiglie e quasi 2mila tra adolescenti e bambini ricevono sostegno in varie forme. Al Distretto, quotidianamente, vengono distribuiti 3 quintali e mezzo di beni alimentari, assicurati 17mila interventi sanitari all’anno e garantite oltre 9mila ore di ospitalità.
Nel corso di tutto il 2023, seguirà un programma di eventi che avrà il non secondario obiettivo di aprire il Distretto al quartiere e alla città, offrendo la possibilità di visitarlo accompagnati da un gruppo di giovani guide volontarie. E ancora, il 3 febbraio a Palazzo di Città il convegno sul tema Donne, carcere e società. Poi, in primavera (il 25 e 26 marzo) il FAI terrà al Distretto le sue giornate e saranno anche organizzati spettacoli, momenti di incontro e riflessione per porre al centro i grandi temi del sociale nella nostra società. Poi, domenica 16 aprile, il calendario degli eventi celebrativi propone un curioso appuntamento sportivo, storico e, da un certo punto di vista, anche religioso: la “Santa maratona”, una corsa podistica amatoriale in centro città, lungo un percorso che toccherà i luoghi dei Santi sociali torinesi.

Un anno di eventi per bicentenario Distretto Sociale Barolo

(ANSA) – TORINO, 14 DIC – Con una cerimonia religiosa nella chiesa di Santa Giulia, dove riposano le spoglie della marchesa Giulia e del marito Carlo Tancredi di Barolo, prendono il via il 19 gennaio le celebrazioni per il bicentenario del Distretto Sociale Barolo di Torino. Un sistema che oggi conta 17 realtà del sociale e oltre 500 operatori e volontari, dando sostegno ogni anno a 15mila persone, mille famiglie e quasi 2 mila tra adolescenti e bambini, 3,5 quintali di beni alimentari distribuiti ogni giorno, 17mila interventi sanitari l’anno e oltre 9mila ore di ospitalità. Il calendario delle iniziative è stato presentato oggi dalla consigliera di Opera Barolo Anna Maria Poggi, in occasione dell’incontro pre natalizio. Obiettivo del programma che si snoderà lungo tutto il prossimo anno, è anche quello di aprire il Distretto al quartiere e alla città, offrendo la possibilità di visitarlo accompagnati da un gruppo di giovani guide volontarie. Inoltre in primavera il Fai terrà le sue giornate proprio al Distretto e saranno organizzati spettacoli, momenti di incontro e riflessione per porre al centro i grandi temi del sociale nella nostra società. In calendario anche un appuntamento sportivo, storico e ‘religioso’, la ‘Santa maratona’, una corsa amatoriale lungo un percorso che toccherà i luoghi dei Santi sociali torinesi. (ANSA).

Un anno di eventi per celebrare il bicentenario del “Rifugio”

Il via il prossimo 19 gennaio con una cerimonia religiosa nella chiesa di Santa Giulia, dove riposano le spoglie della marchesa Giulia e quelle del marito Carlo Tancredi di Barolo.

Questa mattina a Palazzo Barolo, In occasione del tradizionale appuntamento dell’Opera per gli auguri natalizi, è stato presentato dalla professoressa Anna Maria Poggi, consigliera di Opera Barolo, il programma delle iniziative organizzate per celebrare il Bicentenario del Distretto sociale Barolo.

Era infatti il 1823 quando, per volontà dei marchesi Giulia e Tancredi di Barolo, nasceva l’Istituto del Rifugio: un luogo per ospitare e offrire assistenza alle “pericolanti”, cioè a quelle donne che, scontata la pena inflitta loro dall’autorità giudiziaria nella Torino sabauda del primo Ottocento, lasciavano il carcere per tornare libere in una una società dove da ex detenute, senza alcun aiuto, reinserirsi  per vivere una vita onesta e dignitosa risultava un’impresa ardua, se non impossibile.

Quel Rifugio è stato il primo nucleo di quel complesso che nel tempo è divenuto il Distretto sociale Barolo: una vera e propria cittadella dell’accoglienza, dell’educazione e del sostegno concreto a quella parte di popolazione più fragile, povera e spesso, per la propria condizione, condannata a vivere ai margini della società.

Oggi il Distretto occupa 30mila metri quadrati tra le via Cigna e Cottolengo e nei quattordici edifici messi a disposizione dall’Opera Barolo operano 17 realtà del “sociale” e oltre 500 operatori e volontari i quali garantiscono quotidianamente servizi fondamentali, diurni o residenziali, a donne in difficoltà, giovani fragili, detenuti, migranti e persone che vivono in condizione di marginalità.
Ogni anno 15mila persone, mille famiglie e quasi 2mila tra adolescenti e bambini ricevono sostegno in varie forme. Al Distretto, quotidianamente, vengono distribuiti 3 quintali e mezzo di beni alimentari, assicurati 17mila interventi sanitari all’anno e garantite oltre 9mila ore di ospitalità.

Il prossimo 19 gennaio, lo stesso giorno dell’anno in cui nell’anno 1864 si spense la marchesa, inizieranno le celebrazioni per il bicentenario del Distretto sociale Barolo con una cerimonia religiosa nella chiesa di Santa Giulia, dove riposano le sue spoglie e quelle del marito Tancredi.

Poi, nel corso di tutto il 2023, seguirà un programma di eventi che avrà il non secondario obiettivo di aprire il Distretto al quartiere e alla città, offrendo la possibilità di visitarlo accompagnati da un gruppo di giovani guide volontarie. E ancora, in primavera il FAI terrà al Distretto le sue giornate e saranno anche organizzati spettacoli, momenti di incontro e riflessione per porre al centro i grandi temi del sociale nella nostra società. Poi, nella seconda metà del mese di aprile, il calendario degli eventi celebrativi propone un curioso appuntamento sportivo, storico e, da un certo punto di vista, anche religioso: la “Santa maratona”, una corsa podistica amatoriale in centro città, lungo un percorso che toccherà i luoghi dei Santi sociali torinesi.

Questa mattina, al tradizionale scambio di auguri natalizi dell’Opera presieduta dall’avvocato Luciano Marocco, sono intervenuti l’arcivescovo monsignor Roberto Repole, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, il segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Alberto Anfossi, e Giampiero Leo, consigliere della Fondazione CRT.

Nel messaggio che segue, il programma dettagliato degli eventi celebrativi del 200° Distretto sociale Barolo.