DISTRETTO SOCIALE BAROLO: DAL 25 GENNAIO RIPRENDONO LE VISITE GUIDATE

Da giovedì 25 gennaio (e da marzo per una giornata ogni mese fino a giugno) riprendono le visite guidate al Distretto Sociale Barolo: la “cittadella nella solidarietà” nel quartiere Borgo Dora, tra le via Cigna e Cottolengo, cresciuta nel tempo intorno al Rifugio istituito nel 1823 per volontà della marchesa Giulia di Barolo allo scopo di ospitare e offrire assistenza alle donne ex carcerate (per consentire loro di reinserirsi da libere in società conducendo una vita onesta e dignitosa)  e dove oggi operano 17 enti assistenziali e oltre 500 operatori e volontari i quali, ogni anno, garantiscono servizi fondamentali, diurni o residenziali, a donne in difficoltà, giovani fragili, detenuti, migranti e persone che vivono in condizione di marginalità.

“Le visite al Distretto, accompagnati  da giovani guide volontarie, offrono non solo l’occasione di scoprire la grande eredità materiale costituita dalle strutture, dagli edifici storici, dai giardini, dal piccolo museo che conserva lettere, disegni, alcuni abiti e oggetti appartenuti alla marchesa Giulia, ma anche, e forse soprattutto, permettono di conoscere quella immateriale lasciata da Giulia Falletti di Barolo e tramandata fino ai nostri giorni attraverso lo spirito, la passione e l’impegno con cui operatori e volontari accolgono e aiutano quotidianamente tantissime persone”- spiega la professoressa Anna Maria Poggi, consigliera dell’Opera Barolo con delega al Distretto Sociale.

In calendario, dopo quella del 25 gennaio (dalle 14.30 alle 16.30), visite guidate il 20 marzo (dalle 15.30 alle 17.30), il 23 aprile (dalle 16 alle 18), il 12 maggio (dalle 15 alle 18.30) e il 13 giugno (dalle 16 alle 18).

Le visite guidate al Distretto sociale Barolo sono gratuite e possono essere prenotate (come singoli o gruppi) via web al link https://bit.ly/visite2024 .

Per informazioni: www.operabarolo.it e www.generazionimigranti.it

Il Barolo a Palazzo Barolo – III edizione

Torino, 17 febbraio 2024: una giornata di degustazioni con i produttori della Strada del Barolo nel cuore della città sabauda

 

Sabato 17 febbraio 2024 oltre venti produttori della Strada del Barolo offriranno al pubblico di wine lovers torinesi una degustazione di alto livello presso gli eleganti saloni al Piano Nobile di Palazzo Barolo, che fu la residenza degli ultimi Marchesi di Barolo, Carlo Tancredi Falletti e Giulia Colbert, alla cui lungimiranza e modernità è dovuta gran parte della fama e della fortuna del vino Barolo.

I partecipanti saranno guidati in un viaggio alla scoperta del “Re dei Vini”: il Barolo, che i produttori della Strada del Barolo presenteranno di persona nelle sue molteplici sfaccettature, proponendo in degustazione cru e annate differenti. Le degustazioni saranno accompagnate da assaggi di prodotti agroalimentari di eccellenza presentati da aziende associate alla Strada del Barolo e grandi vini di Langa.

L’evento sarà organizzato in due turni, dalle 15.30 alle 18.30 e dalle 19.00 alle 22.00. Il costo del biglietto di ingresso è di 36,00 € a persona + commissioni** in prevendita online, oppure 41,00 € in loco (previa disponibilità) e consente di assaggiare i vini di tutti i produttori presenti senza limiti al numero di degustazioni.

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Le due sessioni saranno precedute da due salotti-degustazione (alle 15.30 e alle 18.00) che avranno come protagonisti produttori e produttrici che, intervistati dalla giornalista Valentina Dirindin, collaboratrice di Repubblica, Vanity Fair, Dissapore e DOVE, affronteranno temi legati alla storia e all’attualità del Barolo e proporranno in degustazione un vino particolarmente rappresentativo delle loro cantine, non presente nella degustazione principale. Nel primo salotto, dalle 15.30 alle 16.30, saranno presenti Francesca Vaira dell’azienda G.D. Vajra e Sara Moscone dell’azienda Moscone F.lli. Nel secondo salotto, dalle 18.00 alle 19.00, Ernesto Abbona dell’azienda Marchesi di Barolo e Maurizio Rosso dell’azienda Gigi Rosso.

Per partecipare anche ai salotti-degustazione è previsto un biglietto integrato evento + salotto al costo di 45,00 € a persona + commissioni** in prevendita online, oppure 51,00 € in loco (previa disponibilità). Ogni partecipante riceverà un calice da portare a casa come ricordo della serata.

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**commissioni di servizio: 13%

L’evento è organizzato con il supporto di Turismo Torino e Provincia e del Salone del Vino di Torino ed è inserito nel calendario delle manifestazioni organizzate nell’ambito del progetto Vendemmia a Torino – Grapes in Town.

Per informazioni scrivere a comunicazione@stradadelbarolo.it.

 

PRODUTTORI DI VINO:

  1. Amalia Cascina in Langa, Monforte d’Alba (CN)
  2. Bel Colle, Verduno (CN)
  3. Borgogno Francesco, Barolo (CN)
  4. Bosco Pierangelo, La Morra (CN)
  5. Bric Cenciurio, Barolo (CN)
  6. Casa Baricalino, Novello (CN)
  7. Costa di Bussia, Monforte d’Alba (CN)
  8. Dosio Vigneti, La Morra (CN)
  9. G.D. Vajra, Barolo (CN)
  10. Gigi Rosso, Castiglione Falletto (CN)
  11. La Biòca, Serralunga d’Alba (CN)
  12. Le Strette, Novello (CN)
  13. Marrone, La Morra (CN)
  14. Moscone, La Morra (CN)
  15. Rizieri, Diano d’Alba (CN)
  16. Rocche Costamagna, La Morra (CN)
  17. Sordo Giovanni, Castiglione Falletto (CN)

PRODUTTORI AGROALIMENTARI:

  1. Cascina Boschetto, Stazzano Piemonte (AL)
  2. Cascina Buschea, Rodello (CN)
  3. Cascina Roveta 1891, Bubbio (AT)
  4. Ciabot del Cua, Bosia (CN)
  5. Mosto Ardente, Castellino Tanaro (CN)

 

PROGRAMMA:

  • PRIMO TURNO:

15.30-16.30: salotto-degustazione con Francesca Vaira dell’azienda G.D. Vajra e Sara Moscone dell’azienda Moscone F.lli
15.30-18.30: degustazione “Il Barolo a Palazzo Barolo

  • SECONDO TURNO:

18.00-19.00: salotto-degustazione con Ernesto Abbona dell’azienda Marchesi di Barolo e Maurizio Rosso dell’azienda Gigi Rosso
19.00-22.00: degustazione “Il Barolo a Palazzo Barolo

 

«PERCHÉ LORO E NON IO?» (Papa Francesco) «PERCHÈ LORO SONO DENTRO E IO FUORI?» (Giulia di Barolo) Palazzo Barolo: ciclo di incontri sul carcere nel 160° anniversario della morte della Marchesa Giulia Falletti di Barolo a partire dalla sua opera a favore delle detenute delle carceri femminili della Torino del suo tempo.

Sei appuntamenti (dal 19 gennaio al 13 dicembre 2024) sui temi delle condizioni di vita dei detenuti e di chi lavora nei luoghi di reclusione; di iniziative culturali, attività educative e formative dentro e fuori gli istituti di pena torinesi; di giustizia riparativa; di alternative alla reclusione per scontare le condanne; delle luci ed ombre del sistema carcerario nel nostro Paese.

Il ciclo si apre il 19 gennaio, giorno della morte della Marchesa Giulia di Barolo (19 gennaio 1864).

1. Venerdì 19 gennaio 2024 alle 17 – Primo incontro: «A scuola in carcere», presentazione del libro “E-mail a una professoressa. Come la scuola può battere le mafie” (Edizione Effatà). Introduce: mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e presidente dell’Opera Barolo – Interventi: gli autori del libro, Marina Lomunno, caporedattore de «La Voce e il Tempo»* e il francescano Giuseppe Giunti; Margherita Oggero, scrittrice (già insegnante in Istituti tecnici torinesi); Elena Lombardi Vallauri, direttore della Casa circondariale torinese «Lorusso e Cutugno»; Emma Avezzù, procuratore dei Minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta, Monica Cristina Gallo, garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino. Conclude Arturo Soprano, presidente emerito della Corte d’Appello di Torino e membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Opera Barolo. Modera Marco Bonatti, giornalista, responsabile della Comunicazione della Commissione diocesana per la Sindone, già membro del consiglio di Amministrazione dell’Opera Barolo.

2. Venerdì 15 marzo alle 17 – Secondo incontro: “Art. 27 della Costituzione: …Le pene…devono tendere alla rieducazione del condannato”. Introduce Arturo Soprano, presidente emerito della Corte d’Appello di Torino e membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Opera Barolo. Intervengono il giudice Ennio Tomaselli, già Procuratore dei Minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta); Gabriella Picco, vicedirettore dell’Ipm Ferrante Aporti e/o Giuseppe Carro (neo direttore dell’Ipm Ferrante Aporti); avv. Flavio Campagna, già membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino e del Consiglio giudiziario presso la Corte di Appello di Torino; Emilia Rossi, avvocata, già Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Modera Alberto Riccadonna, direttore de «La Voce e il Tempo».

3. Venerdì 17 maggio – Terzo incontro “Cultura, studio e formazione professionale in carcere”.

4. Venerdì 20 settembre – Quarto incontro: “Il volontariato in carcere”

5. Venerdì 15 novembre – Quinto incontro: “Il carcere raccontato ai ragazzi”

6. Venerdì 13 dicembre incontro conclusivo del ciclo sul tema: “Il carcere e i santi sociali torinesi”

Mostra temporanea: MUSEO ILLUSIONI FRA ARTE E SCIENZA

COMUNICATO STAMPA

Mostra temporanea: MUSEO ILLUSIONI FRA ARTE E SCIENZA

Palazzo Barolo
Via delle Orfane 7/A
Inaugurazione 15 settembre ore 17
Torino

Aperto al pubblico dal 16 settembre 2023
al 14 gennaio 2024

Dal 16 settembre apre le sue porte al pubblico la mostra temporanea MUSEO ILLUSIONI FRA ARTE E SCIENZA nello storico palazzo Barolo in via delle Orfane 7/A, Torino.

Settanta installazioni e fotografie mostrano i meccanismi della percezione e i loro inganni: immagini statiche sembrano in frenetico movimento, linee parallele si incontrano, due dimensioni diventano tre. «Quando osserviamo qualcosa è il cervello che assembla le scene inviate dalla retina e dal nervo ottico: gli occhi, però, possono vedere cose differenti e così la corteccia visiva salta da un’immagine all’altra, senza decidere quale sia quella reale. Da questo “gioco contradditorio” nascono le illusioni ottiche di forma, colore, movimento, geometriche, prospettiche», spiega Vincenzo Florio, psichiatra a Bolzano, studioso dei meccanismi cognitivi.

La mostra MUSEO ILLUSIONI FRA ARTE E SCIENZA ospita anche una serie di installazioni multimediali e interattive che attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate, mostrano come la realtà virtuale possa alterare la percezione delle cose. Le installazioni e le fotografie esposte, vere e proprie opere d’arte, offrono ai visitatori l’opportunità di riflettere sul rapporto tra le immagini e la realtà.
Durante la visita i bambini e le persone di ogni età vengono accompagnati da una guida personale e virtuale, il simpatico professor Umberto Lesperto (senza apostofo!), che aiuta tutti a entrare nei segreti della fisica e dei meccanismi ottico- percettivi.
Costi: biglietto adulti 10 euro e ridotto 8 euro biglietto per chi possiede l’abbonamento musei di Torino.

La mostra temporanea MUSEO ILLUSIONI FRA ARTE E SCIENZA è organizzata dal gruppo internazionale Exhibition of Illusions, composto da esperti di esposizioni internazionali, da decenni promotori di mostre di successo in Italia e all’estero.

Informazioni: Info Point 3791577359

Palazzo Barolo 15 Settembre ore 17 Inaugurazione su invito Museo delle Illusioni via delle Orfane 7/A

Il Museo delle illusioni il 15 settembre alle ore 17 apre le sue porte in pieno centro a Torino nello storico palazzo Barolo in via delle Orfane.

In questa dimora nobiliare, del capoluogo piemontese, bambini e persone di ogni età possono godere di tanti giochi percettivi (70 opere fotografie, installazioni) e “illusori momenti”.

Obiettivo: divertirsi, pensare, concentrarsi, sorridere. Le opere esposte sono un esempio di come il cervello può ingannarci: sta a noi essere sempre vigili e mettere in discussione le apparenze.

Nella mostra i giochi percettivi e multimediali sono anche artistici. Perché l’arte e la percezione sono un tutt’uno da cui nascono strepitose illusioni.

Sarà presente all’inaugurazione lo psichiatra Vincenzo Florio, che lavora nell’ospedale di Bolzano ed è studioso di meccanismi cognitivi.
Vincenzo Florio medico psichiatra è dirigente medico nell’ospedale di Bolzano, vive fra il capoluogo dell’Alto Adige e Milano. Studioso di meccanismi cognitivi coltiva la passione per la scrittura. Due anni fa è uscito il suo libro, dal titolo L’Étoile a altri racconti. L’Étoile si riferisce alla prima ballerina di un grande teatro, che accetta l’invito ad imparare il tango.

Lo psichiatra spiega perché è interessante per Torino, città enigmatica e misteriosa, ospitare una mostra sulle capacità percettive.

Focus del suo intervento: quali meccanismi ci permettono di entrare in relazione con ciò che ci circonda? Come “vedere le cose così come sono” e cogliere i segnali portatori di maggiori opportunità, risorse? Lo specialista è disponibile a rispondere a eventuali domande.

Durante l’inaugurazione è possibile visitare gratuitamente la mostra.

Segue rinfresco.

Si ricorda che sarà possibile l’accesso all’inaugurazione solo su invito.

Informazioni: Lorenzo Cantini, cell. 335218822

“La Marchesa per la scuola e nella scuola” a cura della Fondazione Tancredi di Barolo – dal 25 MARZO al 25 GIUGNO 2023

La mostra, allestita in due sale nel Percorso Scuola del MUSLI, racconta – attraverso libri, disegni, quadri e documenti originali – la storia delle istituzioni educative fondate dalla Marchesa, unitamente al marito Carlo Tancredi, tra il 1821 e il 1863 e ne evidenzia i collegamenti con la storia della scuola in Piemonte e in Italia. Il percorso di Giulia Colbert (1786-1864) in ambito educativo comincia nel 1821 nel carcere femminile delle Forzate, ma già presso le carceri del Senato si era fatta maestra per insegnare a leggere alle detenute, utilizzando come supporti didattici un alfabetiere su telaio, una conocchia e il Catechismo della diocesi. Al 1821 risale anche il progetto della prima scuola: l’Elementare femminile di Borgo Dora. Da lì in poi, con il marito Carlo Tancredi di Barolo (1782- 1838) all’interno dei suoi istituti o all’esterno su richiesta di altri, dà vita a una lunga serie di istituzioni scolastiche e assistenziali, come il Rifugio, l’Ospedaletto di Santa Filomena e l’Educandato di Sant’Anna, raffigurate negli splendidi ex voto (1845-48) provenienti dal Santuario della Consolata. Scuola, catechismo e lavoro sono i cardini su cui si fonda il progetto di tutte le istituzioni, dove la giornata di bambine e ragazze era divisa tra preghiera, istruzione e lavori donneschi, senza escludere attività di intrattenimento, di cui autore e animatore era sovente Silvio Pellico. La sezione “La Marchesa nella scuola” documenta la diffusa presenza della sua figura in libri scolastici, periodici, e materiali didattici, proposta come modello alla gioventù studiosa, soprattutto femminile. La Marchesaper la scuola La Marchesa nella scuola Nella seconda sala “La scuola ai tempi dei Marchesi” presenta il contesto in cui operano le loro istituzioni educative, affiancandosi a quelle di esponenti di casa reale e dell’aristocrazia subalpina, e si confrontano con movimenti per l’istruzione popolare, come le Scuole di mutuo insegnamento, l’Opera della Mendicità Istruita, l’Istituto delle Rosine e molte altre. Nel periodo carloalbertino si trovano a interagire con esperienze a livello locale e nazionale quali gli asili di privati filantropi, come quelli di Rivarolo Canavese e di Agliè e la Società delle scuole infantili di Torino, ispirate ai metodi di Ferrante Aporti. Nella fase di passaggio verso la scuola pubblica nazionale, Pietro Baricco assessore all’Istruzione della città nel 1851 condusse un’indagine statistica sugli istituti educativi della città, compresi quelli della Marchesa. La sezione “Libri di scuola ai tempi dei Marchesi” presenta testi che documentano esperienze scolastiche molto diverse: abbecedari italiani e latini, anche illustrati, modeste edizioni contenenti orazioni ed abbaco, manuali editi dalla Stamperia Reale per la Scuola comunale istituita da Carlo Felice nel 1822 e nuovi manuali per le scuole pubbliche commissionati a Vincenzo Troya nel 1840. Accanto alla scuola reale, l’ultima sezione “Scuola reale e scuola immaginaria” presenta un’affascinante selezione di quadri, preziose incisioni e litografie stampate tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento che rappresentano scene di vita scolastica.

In allegato il comunicato stampa della mostra:  La marchesa per la scuola e nella scuola