Venerdì 15 novembre, alle ore 17, Palazzo Barolo (via delle Orfane 7/a, Torino) ospiterà l’incontro sul tema “Raccontare il carcere: diritto di cronaca e diritti delle persone private della libertà”: quinto appuntamento del ciclo di conferenze sul carcere organizzato dall’Opera Barolo, in collaborazione con il settimanale diocesano “La Voce e Il Tempo” e “l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte”, nell’ambito delle iniziative per il 160esimo anniversario della morte della Venerabile Marchesa Giulia Falletti di Barolo.
Il diritto cronaca – in ordine a fatti e responsabilità, eventi di rilevanza storica e sociale o ragioni di interesse generale – è senza dubbio sempre da salvaguardare, ma – come riportato nella Carta di Milano (protocollo deontologico per giornalisti che trattano notizie su carceri, detenuti ed ex detenuti) – occorre al contempo osservare la massima attenzione nel trattamento delle notizie relative alle persone private della libertà, soprattutto nella fase estremamente difficile e problematica del loro reinserimento nella società.
Alla conferenza, moderata dalla giornalista Maria Teresa Martinengo (Consigliera Segretaria Ordine dei Giornalisti del Piemonte), interverranno Monica Cristina Gallo (Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino), Bruno Mellano (Garante dei diritti dei detenuti della Regione Piemonte), Marina Lomunno (giornalista caporedattore del settimanale La Voce e Il Tempo), Valentina Albertella (insegnante di Lingua e Cultura Inglese alla Scuola Europea A. Spinelli), Tommaso De Luca (presidente dell’Associazione delle Scuole Autonome del Piemonte) e Claudio Sarzotti (professore ordinario di Sociologia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino e direttore della rivista Antigone).
Al termine dell’incontro sarà possibile visitare le sale del piano nobile di Palazzo Falletti di Barolo, uno dei più significativi esempi di dimora nobiliare della Torino barocca, e vedere in anteprima il rinnovato allestimento delle vetrine che custodiscono i suoi cimeli e i suoi tesori più preziosi, insieme al nuovo busto che ritrae la Venerabile Giulia, Marchesa di Barolo: un’opera commissionata nel 2024 dall’Opera Barolo allo scultore Gabriele Garbolino Rù, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Torino.