Ricreati, in collaborazione con la pasticceria Pfatisch, i cioccolatini amatissimi dalla Marchesa Giulia e da lei offerti a bambine e bambini e a chiunque cercasse conforto.
Nella storia e nella tradizione cioccolatiera torinese un posto speciale lo occupano di diritto anche Giulia di Barolo e i suoi “Diablottini”. Per il “cibo degli dei” come lo chiamavano i Maya, la Marchesa provava una forte passione, come testimoniato dalle numerose ricevute di ordini dei Marchesi di Barolo relativi all’acquisto di cioccolata alla vaniglia e alla cannella. Quei pezzetti di cioccolata in forma solida erano da lei apprezzati moltissimo e rappresentavano una ghiotta fonte di energia durante le sue lunghe giornate dedicate ai più bisognosi. Ne portava sempre con sé, non ne era mai sprovvista e spesso li offriva alle bambine e ai bambini di cui si prendeva cura e li donava pure a chiunque cercasse una qualche forma di conforto. Era un gesto semplice e quei cioccolatini aiutavano la marchesa Giulia a creare un rapporto cordiale, di fiducia e a mostrare anche un affettuoso segno di attenzione.
Nati prima dei conosciutissimi Giandujotti, i “Diablottini” passano oggi dalle pagine di storia e alla possibilità di essere nuovamente gustati grazie alla collaborazione tra l’Opera Barolo e la storica Pasticceria Pfatisch di Torino.
I “Diablottini della Marchesa” possono essere acquistati nel rinnovato bookshop di Palazzo Falletti di Barolo.