L’edizione 2025 del Festival dell’Accoglienza, la tradizionale kermesse organizzata dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino, fa tappa anche quest’anno a Palazzo Barolo, proponendo due appuntamenti nel pomeriggio di martedì 21 ottobre. Il primo, alle ore 15.30, è la proiezione del docufilm “Dustur”, una parola araba che significa Costituzione. Nella pellicola è raccontata una vicenda che tra i protagonisti ha proprio la Carta costituzionale del nostro Paese, oggetto di un corso tenuto da alcuni volontari laici e da religiosi per detenuti, per lo più musulmani. Tra di loro vi è Bannak Samad, ex recluso marocchino che sta iniziando una nuova vita, divisa tra il lavoro e gli studi universitari. Girato nel penitenziario Dozza di Bologna, il docufilm narra di un percorso che intreccia attesa, libertà e desiderio di un futuro possibile. Con la proiezione previsti gli interventi del protagonista, Bannak Samad, di Wally Falchi, responsabile del Centro di ascolto “Le due tuniche” della Caritas diocesana torinese.
A seguire, alle ore 17.45, l’incontro sul tema “La pena e la speranza: il carcere restituisce ai cittadini?”. Nella nostra società è possibile pensare alla detenzione come parte di un processo di restituzione alla comunità? E’ la domanda a cui sono chiamati a rispondere il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, di Elena Lombardi Vallauri, direttore del penitenziario Lorusso e Cutugno, dell’ex Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, e del magistrato Francesco Gianfrotta.
Maggiori informazioni sul web all’indirizzo www.festivalaccoglienzatorino.it
