Le auliche sale di Palazzo Falletti di Barolo come spazio di studio e laboratorio per scoprire e imparare l’arte del ricamo: da quello “bandera” a punti liberi, così chiamato perché realizzato su uno speciale tessuto, detto tela bandera appunto, in uso in Piemonte presso le corti sabaude nel XVIII secolo,  ad altre tecniche decorative a filo. Un’occasione per acquisire la conoscenza di un antico sapere, trasformandola in nuove creazioni uniche e originali.
I corsi proposti –  due con il primo nelle mattinate di mercoledì 12 e 26 novembre  (dalle 10 alle 12.30 e il secondo nei pomeriggi di domenica 16 e 30 novembre (dalle 15 alle 17.30) –  sono aperti a tutte e tutti, da chi non ha alcuna dimestichezza con ago e filo a coloro che nell’arte del ricamo possono considerarsi persone esperte.
Ogni workshop prevede due incontri da due ore e mezza ciascuno in cui –  dopo una iniziale parte teorica e a seguire una pratica  guidati e assistiti da una maestra di ricamo – è possibile scegliendo tra uno dei quattro kit disponibili (che contengono tutto materiale necessario per ricamare) quello per realizzare la creazione finale preferita, da portare a casa, tenere per sé o, magari, da regalare a qualcuno in un’occasione speciale.
Il kit numero uno, il “Semplicemente elegante”, permette di creare una tracolla per borsetta dando un tocco di colore all’imminente inverno; il secondo “Tarma, non ti temo” di realizzare un sacchetto per fiori di lavanda per profumare i tuoi abiti e tenere lontano ospiti indesiderati; il numero tre “À la page” un delicato segnalibro per gli amanti della lettura; con il quarto kit “Faccio un figurone” si può fare un asciugamano ospite. 
Il corso (due lezioni più il kit) costa 75 euro (a cui va aggiunta la spesa per il biglietto di ingresso a Palazzo Barolo, 8 euro, mentre è gratis per i possessori dell’Abbonamento Musei).
Maggiori informazioni e prenotazioni via mail scrivendo a fondazione@francescocorni.com oppure telefonando (o scrivendo su WhatsApp) al 3470018292.

Con la partecipazione del progetto “Donatori di saggezza” di Univoca.