In occasione del tradizionale appuntamento con gli auguri natalizi dell’Opera Barolo, il vicepresidente Giorgio Cavalitto ha parlato delle attività svolte nel corso del 2024 dall’Ente e dalle realtà ad esso legate e degli impegni futuri dell’Opera nata nel 1864 per volontà testamentarie della Venerabile Marchesa Giulia di Barolo

L’intervento del vicepresidente dell’Opera Barolo, dottor Giorgio Cavalitto:

Ogni anno, in occasione degli auguri di Natale, desideriamo far conoscere ai nostri stakeholder le principali attività svolte dall’Opera Barolo nell’anno che sta volgendo al termine.
L’attività istituzionale del nostro Ente si articola in tre diverse aree d’intervento: sociale (che si esprime principalmente nelle attività del Distretto); dell’educazione dei giovani, attraverso la gestione delle nostre scuole, di Venaria e Moncalieri; della conservazione della memoria sia dei Marchesi di Barolo, sia della società nella quale hanno vissuto e contribuito a far crescere anche col loro ruolo di mecenati.
Nel corso del 2024 abbiamo lavorato su più fronti, sulla valorizzazione degli spazi fisici, ma senza trascurare anche quelli virtuali, con una rinnovata presenza sui social e una revisione e aggiornamento dei siti web che vi invitiamo a visitare: il nostro obiettivo è quello di raccontarci e farci conoscere sempre meglio.
Siamo convinti che la comunicazione e la fruibilità degli spazi dell’Opera, così come la testimonianza e il lavoro di tutte le realtà che fanno parte del nostro network, sia funzionale anche ad incrementare anche l’attività di fundraising, per aumentare le opportunità di perpetuare la missione che ci hanno affidato Giulia e Tancredi di Barolo.
Naturalmente è fondamentale il contributo dei nostri partner storici, in particolare le Fondazioni di origine bancaria e segnatamente la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT, con le quali è attivo un protocollo di collaborazione da parecchi anni, che comporta non solo un sostegno economico, ma soprattutto una continua co-progettazione e condivisione, insieme agli attori pubblici Città di Torino e Regione Piemonte.
Ci sono inoltre Enti che collaborano con noi per veicolare azioni di beneficenza. Ad esempio, nelle scorse settimane abbiamo distribuito circa 300 doni natalizi per bambini in difficoltà, frutto di una raccolta della Fondazione di Comunità di Carmagnola.
Accade inoltre occasionalmente che all’Opera vengano affidati lasciti di privati cittadini che ci scelgono come intermediari filantropici per realizzare i loro intenti benefici. Nel corso del 2024 il signor Mario Forastieri ha devoluto alle attività in ambito scolastico un importante fondo che servirà a migliorare gli spazi e le attività delle nostre scuole.
Negli spazi di Palazzo Barolo, che sono forse i più noti in quanto museali ed espositivi, sono sensibilmente aumentate sia le attività aperte al pubblico, sia quelle volte alla divulgazione culturale su tematiche coerenti con la mission dell’ente, tra cui ricordiamo i cinque incontri sul tema carcerario, voluti dal nostro Presidente, il Cardinale Roberto Repole.
Nell’atrio di Palazzo Barolo, quotidianamente, raccontiamo l’identità dell’Opera a un pubblico giovane ed eterogeneo attraverso le installazioni, le pubblicazioni dedicate ai Marchesi Carlo Tancredi e Giulia disponibili nel nuovo bookshop e alcuni allestimenti temporanei di opere d’arte contemporanea.
Nel corso dell’anno è stata ospitata la mostra internazionale di fotogiornalismo World Press Photo e prosegue il Museo delle Illusioni, che occuperà gli spazi delle cantine fino al 2027.
A questo punto desidero introdurre una nota “dolce”: dalla collaborazione con il Museo del Cioccolato sono rinati i “diablottini della Marchesa”, i cioccolatini che – come abbiamo scoperto attraverso documenti d’archivio – Giulia di Barolo portava sempre con sé per poterli condividere con le persone in difficoltà. Insieme alle pubblicazioni sui Marchesi, possono essere acquistati nel bookshop da poco inaugurato al piano terra di Palazzo Barolo.
Tra le novità che abbiamo il piacere di presentare, vi è l’opera scultorea di Gabriele Garbolino Rù che riproduce il volto di Giulia di Barolo all’età di ventotto anni. Poi, grazie a un finanziamento della Cassa di Risparmio di Savigliano, è stato ristampato il fumetto della Marchesa  Giulia con una nuova copertina disegnata da Martina Parisi, neodiplomata allieva dell’Accademia Albertina di Belle Arti.
Da una collaborazione con l’Archivio di Stato e il Dipartimento di Storia dell’Università di Torino, traendo spunto da quaderni manoscritti, tuttora inediti e che descrivono i numerosi viaggi in Italia e in Europa di Giulia e Tancredi, è in divenire un progetto editoriale multimediale, realizzando come primo passo una serie di podcast: prodotti di semplice consultazione, fruibili in audio attraverso smartphone, tablet o computer, che possono facilitare l’accesso alla conoscenza dei Marchesi del loro pensiero e delle loro opere.
Sempre in ottica di divulgazione, le serate di “Living history” raccontano la storia del Palazzo con la collaborazione di associazioni di rievocatori storici.
Per quanto riguarda il ciclo di incontri sul carcere, realizzato in collaborazione con il settimanale diocesano “La Voce e Il Tempo”, dopo l’esordio di gennaio dedicato alla presentazione del libro “E-mail a una professoressa. Come la scuola può battere le mafie”, si è tenuto il secondo incontro dove abbiamo trattato il tema “Art. 27 della Costituzione: …Le pene…devono tendere alla rieducazione del condannato”,  il terzo appuntamento intitolato “Cultura, studio e formazione professionale in carcere”, a settembre abbiamo parlato di volontariato in carcere e, per finire, nel mese di novembre “Raccontare il carcere: diritto di cronaca e diritti delle persone private della libertà”, insieme all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Si è trattato di un ciclo di incontri, nell’ambito delle iniziative per il 160esimo anniversario della morte della Venerabile Marchesa Giulia Falletti di Barolo, su quello che è stato proprio il primo campo d’azione di Giulia, la cui realizzazione ha coinciso con un periodo in cui il carcere è stato al centro dell’attenzione dei media, soprattutto per dar conto di eventi drammatici negli istituti di pena italiani e in particolare in quelli della nostra città, incluso il carcere minorile.
Quest’anno vi abbiamo raccontato con un po’ più di dettaglio il Palazzo e la sua valorizzazione culturale, ma non vogliamo dimenticare gli altri due rami di attività dell’Opera.
In continuità con l’accordo siglato nel 2017, anche per il triennio 2024-2026 è stato rinnovato il Protocollo d’Intesa per lo Sviluppo del Distretto Sociale Barolo. In questo nuovo protocollo, la Città di Torino, la Fondazione Compagnia di San Paolo, la Fondazione CRT e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna hanno confermato l’intenzione di collaborare con l’Opera Barolo, al fine di sostenere i progetti del Distretto Sociale. L’obiettivo è quello di valorizzare il suo ruolo all’interno del sistema di welfare cittadino, monitorando al contempo la sua evoluzione e la capacità di adattarsi ai nuovi bisogni emergenti.
Nel Distretto Sociale è stato recentemente inaugurato Spazio 26, un nuovo punto di incontro che l’Opera Barolo ha messo a disposizione dell’Associazione Generazioni Migranti APS (AGM). Questo spazio è stato progettato per offrire un luogo di aggregazione a studenti universitari, giovani e volontari.
Tra le altre offerte dello “Spazio 26”, il cui progetto è sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, vi sono due “sportelli d’ascolto”: uno per gli studenti, allo scopo di aiutarli ad affrontare le difficoltà quotidiane, e il secondo per i neolaureati, al fine di supportarli favorendo l’incontro con opportunità lavorative.
Grazie al sostegno della Fondazione CRT è stata realizzata una piattaforma web che raccoglie i dati del Distretto. Questa permette di integrare e rendere omogenee informazioni provenienti da realtà differenti, garantendone una gestione più efficiente e coordinata, operazione fondamentale per analizzare i fenomeni cittadini legati al welfare.
È stato inoltre rinnovato per un ulteriore triennio il progetto del Polo Alimentare Barolo di via Cottolengo 26, avviato a giugno 2021. Qui, 474 nuclei familiari, per un totale di 1.568 persone straniere e italiane, non solo ricevono sostegno in cibo, ma partecipano anche a progetti specifici finalizzati a favorire l’uscita da situazioni di povertà economica ed alimentare.
In continuità con quanto avviato durante il Bicentenario del 2023, le Guide del Distretto proseguono la loro attività con appuntamenti mensili, trasmettendo la ricca eredità dei Marchesi di Barolo e offrendo un’esperienza immersiva attraverso il Distretto stesso, anche grazie anche alla loro capacità di parlare diverse lingue.
Nel mese di ottobre è stata avviata la Comunità energetica “Opera Barolo” ed è stato inoltre predisposto un protocollo di collaborazione con Fondazione Operti per collaborare nella gestione di alcuni alloggi messi a disposizione di persone con fragilità, che necessitano di accompagnamento abitativo.
Per quanto riguarda le scuole di Moncalieri e Venaria, nel corso dell’anno è stato alto l’impegno per valorizzare il nostro patrimonio didattico e culturale e per proporre agli alunni nuove attività extracurricolari e percorsi interdisciplinari STEAM. Sono state inoltre realizzate attività inerenti la progettazione di una nuova scuola secondaria di primo grado a Venaria e di un nuovo Micronido a Moncalieri.
Vi ringrazio per essere presenti oggi, ogni giorno e per il 2025 che sta per iniziare. Insieme possiamo contribuire a fare dell’Opera Barolo una risorsa per la nostra città ancora più grande e preziosa.