La stagione autunnale delle mostre allestite a Palazzo di Barolo si è aperta con “Bruno Barbey. Gli Italiani”: un’esposizione di fotografie che raccontano il nostro Paese all’epoca del cosiddetto “miracolo economico”.
Un’Italia, quella degli anni Sessanta del secolo scorso, vista attraverso un centinaio di istantanee del fotografo francese di origini marocchine, uno dei maestri di Magnum Photos, che in oltre cinquant’anni di carriera ha documentato conflitti internazionali e mutamenti sociali in tutto il mondo.
Poco più che ventenne Barbey, tra il 1962 e il 1966, aveva esplorato la nostra penisola in tutta la sua estensione, da Milano a Roma, da Napoli a Palermo, Un viaggio con macchina fotografica e al volante del suo maggiolino Volkswagen per documentare una società in pieno cambiamento, ancora fiaccata dalla guerra ma già rinvigorita da nuove speranze, con il Nord lanciato verso il sogno metropolitano e il Sud che faticava nella ricostruzione, rivelando così anche un ritratto contraddittorio dell’Italia e degli italiani negli anni del boom economico.
Nelle istantanee esposte vi sono tutti gli strati della società: l’Italia delle cerimonie religiose e delle feste di paese, del boom economico e delle tradizioni antiche, degli operai e dei contadini, dei proletari e dei borghesi, dei nuovi ricchi e degli umili.
Insieme agli scatti del fotografo francese, l’esposizione propone un contributo video e una serie di citazioni di importanti personaggi dell’epoca che evidenziano lo spirito di quell’Italia ancora in fase di ricostruzione, ma già sulla via di un profondo cambiamento non solo economico, ma anche culturale di costume.
La mostra fotografica “Bruno Barbey. Gli Italiani” allestita nelle sale espositive al piano terreno di Palazzo Falletti di Barolo (via delle Orfane 7) è aperta al pubblico fino all’11 gennaio, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 19. Sono previste aperture straordinarie il 1 novembre, l’8 dicembre e durante le festività natalizie. Maggiori informazioni su contenuti della mostra, orari e biglietti al link www.arestorino.it .
